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Cordoglio Per Ilaria Sula: Un Dolore Che Ci Riguarda Tutti

Cordoglio Per Ilaria Sula: Un Dolore Che Ci Riguarda Tutti


Care studentesse, cari studenti, colleghe e colleghi,
La tragica morte di Ilaria Sula ci colpisce profondamente. Una giovane donna di soli ventidue anni, brutalmente strappata alla vita, ci costringe a fermarci e a riflettere. Come comunità accademica, come luogo del sapere e della formazione, abbiamo il dovere di interrogarci su cosa possiamo fare per prevenire la violenza, per contrastare la cultura della sopraffazione.

La Facoltà di Architettura esprime la sua più profonda vicinanza alla famiglia di Ilaria, alla quale va il nostro cordoglio. Ma il dolore, come ha detto la nostra Rettrice, non basta: servono azioni concrete. La violenza di genere, le discriminazioni, il senso di insicurezza che molte donne vivono quotidianamente non sono problemi lontani da noi. Sono realtà che attraversano le nostre aule, le nostre città, le nostre famiglie, il nostro quotidiano.

Per questo, faccio mio l’appello che Antonella Polimeni ha rivolto alle istituzioni, per azioni educative più forti e più precoci. Dobbiamo fare di più per diffondere una cultura del rispetto e della consapevolezza, promuovere il dialogo e la sensibilizzazione, offrire strumenti per combattere la violenza e prevenire il ripetersi di tragedie come quella che ha colpito Ilaria e la sua famiglia. Tanto più che il fatto che l'omicida proviene da un'altra Facoltà di Sapienza, la nostra, ci fa comprendere con sgomento che nessun territorio, nemmeno quello che consideriamo più familiare, consapevole e sicuro, è immune da una barbarie che è anche un sintomo di situazioni culturalmente radicate, di una percezione dei rapporti fra donne e uomini per cambiare la quale non si farà mai abbastanza. L’Università è laboratorio di cittadinanza, di responsabilità sociale, di valori, e per questo il nostro compito, tra gli altri, è quello di sviluppare nei nostri giovani tutte le capacità che servono a costruire relazioni basate sui principi di parità, equità e rispetto.

Il Preside
Orazio Carpenzano

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