La pianificazione è infatti attività progettuale, sperimentale e incrementale, che si confronta inevitabilmente con i limiti e i condizionamenti della realtà. E’ il frutto di un sapere comprensivo e complesso, eterogeneo e processuale che non si misura solo in termini di riflessione teorica, ma anche e soprattutto attraverso un costante confronto con la città e con il territorio contemporanei, perseguendo l’interesse pubblico e generale, nella promozione di qualità diffusa attraverso la messa in campo di strategie di rigenerazione insediativa, ambientale socioeconomica e istituzionale. E’ dunque proprio il carattere identitario della disciplina a richiedere una modifica dei limiti imposti allo svolgimento dell’attività libero-professionale dalla legge 240/2010, nella direzione di una ridefinizione dei criteri di generalizzata incompatibilità e di una differente regolamentazione, in linea con quelle già previste in altri contesti internazionali. Incompatibilità che induce ripercussioni negative, sia sotto il profilo scientifico, sia in termini didattici, contribuendo a ridurre la qualità formativa dei corsi di laurea e, conseguentemente, quella dei futuri laureati da inserire nel mercato del lavoro della pianificazione e progettazione.
Si fa presente che agli studenti che parteciperanno al Convegno e che produrranno una relazione entro i termini stabiliti, valutata positivamente dalla Prof.ssa L. Ricci, verrà riconosciuto n.1 Credito formativo integrativo.